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Dalla fondazione dei Fasci italiani di combattimento, il 23 marzo 1919, al 29 aprile 1945, quando i corpi di Mussolini, Claretta Petacci e altri gerarchi vengono esposti all’odio della folla, trascorrono ventisei anni. A sessant’anni dalla sua conclusione, il fascismo è ancora materia di dibattito, non soltanto tra gli storici.
Se il quadro politico ed economico che ha consentito la nascita del fascismo è ormai chiarito, restano aperte le domande circa la sua natura, di volta in volta giudicata come espressione della crisi dell’identità borghese europea, fenomeno esclusivamente italiano oppure risposta dei ceti medi e di alcuni ambienti dell’imprenditoria e della finanza che – con obiettivi diversi – in Mussolini videro la soluzione ai problemi strutturali della nazione, resi ancora più evidenti dalle ferite della prima guerra mondiale.
Dal fascismo-movimento al fascismo-regime, alla guerra e all’epilogo di Salò, viene qui ripercorsa l’intera storia di un ventennio che ha lasciato segni profondi nella storia del Paese. ( )