James M. Buchanan (1919–2013)

Il libro ripropone una serie di articoli pubblicati su diverse riviste scientifiche da Buchanan, premio Nobel per l’economia. Buchanan si è occupato, in via preliminare, della teoria delle scelte pubbliche, “public choise”, ed è evidente che tutti gli articoli si riconducono al tema di fondo. Si tratta di 17 breve relazioni, alcuni scritti in collaborazione con altri economisti, che affrontano in maniera divulgativa i principali temi connessi alla teoria delle scelte pubbliche. La lettura non è semplice; anzi. Occorre avere, è evidente, già una solida preparazione di base per comprendere i ragionamenti di Buchanan. Il quale, in estrema sintesi, affronta tutti i temi con un approccio più da politologo, o meglio da scienziato della politica, che da economista. E tutto ciò si comprende. Lettura ostica che andrebbe prescritta ai decisori pubblici, quelli nostri, il cui unico riferimento è la profonda ignoranza.… (mer)

I decided to give the "public choice" shool of political theory a try and this seemed like the best book for that purpose. But I quickly came to the conclusion that there's no real value in these economic models of law and government. I don't recognize reality in their theoretical reflection and I don't think they can aid anyone's understanding of politics. Towards the end of the book the author switches to a more descriptive mode when he argues that bureaucracies will always find a way to increase their budgets and that constraining them is the biggest challenge of government. But even on this interesting subject the author's constricted treatment lacked any real insight.… (mer)