Esi Edugyan
Författare till Washington Black
Om författaren
Foto taget av: wikimedia.org
Verk av Esi Edugyan
Garden of Lost Socks 2 exemplar
Associerade verk
New Daughters of Africa: An International Anthology of Writing by Women of African Descent (1992) — Bidragsgivare — 83 exemplar
Taggad
Allmänna fakta
- Födelsedag
- 1978
- Kön
- female
- Nationalitet
- Canada
- Födelseort
- Calgary, Alberta, Canada
- Bostadsorter
- Victoria, British Columbia, Canada
- Utbildning
- Johns Hopkins University (MA ∙ Writing Seminars)
University of Victoria, British Columbia, Canada - Yrken
- novelist
- Relationer
- Price, Steven (husband)
- Priser och utmärkelser
- Giller Prize (2011|2018)
Medlemmar
Diskussioner
Half Blood Blues by Esi Edugyan i Booker Prize (september 2011)
Recensioner
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Priser
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Statistik
- Verk
- 9
- Även av
- 3
- Medlemmar
- 3,789
- Popularitet
- #6,691
- Betyg
- 3.8
- Recensioner
- 223
- ISBN
- 94
- Språk
- 8
- Favoritmärkt
- 1
- Proberstenar
- 296
La domanda sorge spontanea nel corso della lettura perché Titch è un abolizionista e chiaramente è raccapricciato dalle condizioni dellз schiavз nella piantagione di famiglia, ma allo stesso tempo non si fa troppi scrupoli nel chiedere al fratello (che materialmente gestisce la piantagione) di prestargli una manciata di schiavз per i suoi esperimenti scientifici. Uno di questз schiavз, Wash, instaurerà con lui un rapporto molto stretto che continuerà a interrogarci sulle reali intenzioni di Titch. Che poi è un modo per interrogare noi stessз: quanto è solido il nostro antirazzismo? Quanto del nostro antirazzismo è genuino e quanto è parte della nostra vanità e della nostra velleità di essere le brave persone che sogniamo di essere?
Ecco, il rapporto tra Titch e Wash è abbastanza esemplare delle fratture che il razzismo crea nei rapporti interpersonali tra persone bianche e persone razzializzate: Titch non è cattivo, ma nemmeno buono come probabilmente si pensa. È un uomo bianco cresciuto in una società profondamente razzista e ha scalfito appena la superficie del suo razzismo: non basta posare la frusta per non essere più uno schiavista.
Peccato aver avuto con questo romanzo lo stesso problema che avevo avuto con Questo suono è una leggenda: la storia ha catturato subito la mia attenzione, ma, esaurita la sua propulsione iniziale, mi sono ritrovata in una palude. La parte centrale del romanzo mi ha annoiata terribilmente ed è stata una faticaccia arrivare alla parte finale, dove la storia riprende forza. A questo punto penso proprio di avere un problema con quest’autrice, che scrive di tematiche molto interessanti, ma che non riesce proprio a mantenere desto il mio interesse per tutta la durata della storia.… (mer)