Amir Gutfreund
Författare till Our Holocaust
Om författaren
Verk av Amir Gutfreund
Taggad
Allmänna fakta
- Födelsedag
- 1963
- Kön
- male
- Nationalitet
- Israel
- Födelseort
- Haifa, Israel
- Priser och utmärkelser
- "Buchman Prize - Yad Vashem Institute (2002)"
"Sami Rohr Prize (2007)"
"Sapir Prize (2003)" - Kort biografi
- Amir Gutfreund was born in Haifa in 1963. He holds a MA in Applied Mathematics from the ITI (Israeli Technological Institute) and served in the Israeli Air Force for 20 years retiring as a Lt. Colonel. He lives with his family in a small village in the Galilee.
Literary Works:
Our Holocaust (2000): winner of the 2002 Buchman Prize from the Yad Vashem Institute and the 2007 Sami Rohr Prize; a novel based on Gutfreund's childhood memories, growing up as the son of two Holocaust survivors. The book has been translated into English, German and French.
Seashore Mansions (2002): winner of the 2003 Sapir Prize (Israel's Booker Prize). This collection of short stories is in the process of being translated into English.
The World, a Moment Later (2005): a novel which has been translated into English.
When Heroes Fly (2009) a novel which is currently being translated into English. [from israelispeakers.co.il]
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Statistik
- Verk
- 13
- Medlemmar
- 215
- Popularitet
- #103,625
- Betyg
- 3.8
- Recensioner
- 7
- ISBN
- 14
- Språk
- 3
Ho scoperto questo autore grazie a un gruppo di Lettura sulla Letteratura Israeliana contemporanea, ed è il secondo libro che leggo grazie a loro (il primo, in realtà, l’ho messo nella pila dei “non finiti”).
La storia segue Arik, che ci racconta la storia, e il suo gruppo di amici dall’infanzia all’età adulta. I cinque ragazzi vivono in alcuni caseggiati ad Haifa, e si incontrano, all’inizio, per giocare a pallone. Il loro rapporto diventa sempre più profondo, si frantuma, si ricompone. In qualche modo, sono sempre legati. Arik, Benni, Yoram, Gideon, Zion: questi sono gli “eroi”, i giovani uomini, che seguiamo per tutta la storia d’Israele dagli anni Sessanta. E la lei per cui dovranno volare e che dovranno salvare è la sorella di Benni, Michali, che fin da subito è un personaggio estremamente importane per Arik.
Ho imparato tantissimo leggendo questo libro, soprattuto per quanto riguarda la storia d’Israele e come essa è cambiata dagli anni Sessanta, quanto Arik era solo un bambino, agli anni Settanta e proseguendo. È passato un po’ da quando l’ho finito, quindi non ricordo esattamente a quale decade arriva, ma credo circa quando Arik e gli altri hanno trent’anni o quasi.
La storia è praticamente un romanzo di formazione fino all’ultima parte che, secondo me, poteva essere evitata o espansa. Così è troppo poco. Non voglio spoilerare, ma in pochi capitoli si risolve una parte della storia che sembra messa lì per interessare di più. E non serviva, davvero.
Ci sono però molte scene che mi sono piaciute molto, soprattutto le interazioni tra Michal e Arik, nonché quelle con i genitori.
Per quanto riguarda i personaggi, devo dire che sono tutti molto ben strutturati e a tutto tondo. Sembrano davvero reali e quasi come degli amici. Degli amici che vedi sbagliare molto e che ti fanno portare le mani ai capelli, però sempre tali. Un po’ sono degli idioti, ma lo riconoscono anche loro. I miei preferiti sono assolutamente Arik e Yoram, il primo perché è quello che conosciamo in realtà meglio degli altri, il secondo perché è un personaggio estremamente interessante da diversi punti di vista. È un po’ il criminale della banda, e ha sempre qualche “affare” da condurre. Benni e Gideon mi hanno lasciata… Non indifferente, ecco, ma hanno catturato meno il mio interesse.
Per quanto riguarda lo stile, si tratta di un romanzo raccontato in prima persona da Arik e devo dire che mi ha preso molto. Scorre molto bene e ti avvolge negli avvenimenti proprio come se tu fossi lì.
Insomma, non sono proprio cinque stelle ma quasi!… (mer)