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Elena P. Melodia

Författare till Oscuridad (Spanish Edition)

6 verk 49 medlemmar 4 recensioner

Om författaren

Verk av Elena P. Melodia

Oscuridad (Spanish Edition) (2009) 32 exemplar
Ombra. My Land (2010) 9 exemplar
Luce. My land (2011) 4 exemplar
Nacht: Roman (PAN) (2011) 1 exemplar
ESCURIDAO (2010) 1 exemplar

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Melodia, Elena P.

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Recensioner

Desde las profundidades del océano Índico surge una plaga desconocida y mortal que amenaza con acabar con la humanidad. Lisa Cummings y Monk Kokkalis, miembros de la organización secreta Fuerza Sigma, se hallan investigando acerca de la plaga a bordo de un crucero transformado en un hospital provisional, cuando éste es secuestrado por terroristas y transformado en un laboratorio flotante de armas biológicas. Mientras, y a medida que la pandemia se extiende de modo incontrolado a nivel mundial, el comandante de la Fuerza Sigma, Gray Pierce, se embarca en una búsqueda que le llevará a visitar desde catedrales bizantinas y tumbas venecianas hasta las ruinas de Angkor Wat en Camboya, siguiendo los pasos del más famoso explorador de la historia, Marco Polo. Pierce se enfrenta a un misterio que tiene sus raíces en la Antigüedad, así como en el código genético humano, mientras sortea todo tipo de peligros.… (mer)
 
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Natt90 | 1 annan recension | Mar 20, 2023 |
Se il primo lascia l’amaro in bocca e tanta curiosità a causa della mancanza delle informazioni e dello stile, magari un po’ affettato, dell’autrice questo secondo romanzo della Serie My Land non tradisce le aspettative.
Niente affatto.
Nella prima parte del romanzo finiamo nuovamente in un vortice, domande, dubbi e la pressione sale assieme ad una buona dose di nervosismo. Viene da chiede dove andrà a finire l’autrice, quale altra stramberia finirà per costellare la vita di Alma e, ammettiamolo, se Morgan finirà per tornare oppure si è dato alla macchia definitivamente.
In poche parole ci troviamo ad affrontare il processo di Naomi, Agatha torna ad inquietarci e, in un certo senso diventa una figura ancora più importante anche la sorellina minore di Alma. E l’unica persona che potrebbe chiarire qualcosa ad Alma (e a noi) è Morgan, misteriosamente scomparso dopo l’attacco dei Master.
L’intreccio si dipana lentamente fra piccoli colpi di scena e atmosfere inquietanti e vagamente horror, un libro di intermezzo che inizia a darci qualche risposta e che ci trascina lentamente fino al cosiddetto “colpo di boa”: torna Morgan.
Morgan, spingendo la trama verso un nuovo ritmo più serrato e decisamente piacevole, finalmente spiega la natura di Alma alla ragazza e scopriamo che l’autrice ha giocato con l’ambiguità e l’ovvio fino a questo momento per poi sfornarci un colpo di genio che di scontato non ha assolutamente nulla.
Non ci sono vampiri a spasso per My Land ma solamente Alma, la Mai Nata, anima figlia del Leviatano il cattivo del romanzo che finalmente si fa conoscere ma non si mostra realmente annidato fra le onde del Male.
Il Mondo creato da P. Melodia, My Land, è un mondo fatto interamente d’acqua (ricordate che Alma la teme?), dove trovano rifugio tutte le anime che per un motivo o per un altro non hanno mai ricevuto un corpo e vagano, nelle viscere di questa mondo-nel-mondo disperandosi.
Sarebbe affascinante vedere il prossimo romanzo svolgersi proprio in questo mondo ma non sappiamo cosa escogiterà l’autrice visto che fino a questo momento sembra proprio aver giocato a far la finta tonta per poi sconvolgerci con questa rivelazione che ha dato tutto un altro tono all’intera trilogia.
Non ci resta che attendere e pregare, la cara Fazi, di non farci aspettare un anno per leggere il seguito. Un romanzo di questo livello non può attendere, ci sono troppi particolari che rischiano di essere dimenticati determinando la necessità di rileggere il romanzo più volte per capirne il seguito. Non tutti sono disposti, o hanno il tempo, per farlo.

Articolo completo: http://sognandoleggendo.net/blog/?p=183
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Nasreen44 | Jun 8, 2017 |
Con Luce si chiude la trilogia urban fantasy nostrana, dai leggeri tocchi romance, “My Land” di Elena P. Melodia che, due anni fa, iniziò prima con l’indecifrabile “Buio”, per poi sbrogliarsi un po' con il significativo “Ombra”. Adesso con “Luce”, eccoci ad affrontare il volume conclusivo del viaggio di Alma nei misteri della sua natura e del mondo di My Land.

Il libro riparte esattamente dalla fine di “Ombra” e, quindi, con Alma confusa, priva di memoria ed attualmente ricoverata all’ospedale.

Priva di ricordi lei e piuttosto offuscati i miei. L’unica soluzione è stata quella di riprendere i precedenti volumi e sfogliarli per rinfrescarmi le idee, raggiungendo la conclusione che, la trilogia My Land, è una serie di libri che si dovrebbe leggere a poca distanza l’uno dall’altro. È altamente sconsigliato lasciar passare troppo tempo perché, lo stesso stile dell’autrice – un po’ freddo e indistinto – contribuisce a dare un tono vago e un po' impalpabile a tutta la trama (intenzionalmente, si presume) e quindi è facile, soprattutto per chi legge molti libri, finire per disperdere nelle pieghe del tempo elementi salienti.

Fortunatamente l’amnesia momentanea della protagonista ha vita breve e ben presto ci ritroviamo nel pieno di quella lotta epica che vede i Mai Nati Ribelli contro il Leviatano, il Male in assoluto nonché, come abbiamo scoperto nel precedente romanzo, creatore delle “persone” come Alma.

Avremo degli avvicinamenti, degli allontanamenti ed una crescita interiore di Alma che trascende il suo essere “giovane”, ella infatti si ritroverà a murare ed evolversi come “essere umano”; niente affatto scontato quando si parla di Mai Nati.

Purtroppo spingersi oltre queste poche informazioni è molto difficile senza ritrovarsi a svelare tratti essenziali e salienti del romanzo. Tutto è collegato nella serie My Land.

In definitiva, quindi, possiamo dire che il romanzo si presenta come una degna conclusione di una trilogia fantasy che spicca nel panorama italiano per la sua assoluta originalità. Sia quando si parla di trama, sia quando si parla di stile. Appare chiaro infatti che, lo stile dell’autrice, benché si sia evoluto nell’arco dei tre libri, si presenta sempre nella sua “unicità” che richiede una forte dose di “compatibilità” con i gusti dei lettori. C’è poco di “commerciale” nello stile asettico, freddo e vago dell’autrice, ma questo riesce comunque a conquistare il lettore dopo lo smarrimento iniziale del primo romanzo.

Indubbiamente i punti forti di questo romanzo sono molteplici ma, come sempre, qualche piccolo aspetto negativo c’è e, soprattutto, per quanto riguarda il “cattivo” della situazione. È perfido, crudele, è il male e va annientato, e fin qua siamo tutti d’accordo ma, oltre questi aggettivi, il Leviatano non ci viene presentato approfonditamente come ci saremmo aspettati dopo tre libri. Idem per quanto riguarda il mondo di My Land.

Si potrebbe obiettare che, come detto, lo stile dell’autrice è volutamente “vago”, ma a tutto c’è un limite ed è un peccato che non abbia colto l’occasione per approfondire questi due aspetti che ci ha fatto attendere per anni.

Luce si prospetta quindi come un romanzo risolutore; un libro che dovrebbe sciogliere tutti quei nodi rimasti ingarbugliati; il lampo di luce che si proietta nell’angolo buio ed illumina ogni fessura. In realtà, le zone lasciate in semi oscurità sono parecchie, soprattutto se ci fermiamo a riflettere sul finale che, benché chiaro, lascia aperta una porta all’autrice. Che sia in previsione un sequel?

In tutta onestà, per quanto dal finale aperto, la trilogia My Land merita di essere letta e assaporata tutta d’un fiato, senza far passare troppo fra un libro e l’altro, ma non necessita di altri seguiti.
È una storia che è nata, cresciuta e si è conclusa, oseremmo dire, molto bene con tutti i suoi pregi e difetti e che, come tale, merita di non essere trascinata troppo per le lunghe con il rischio di fiaccare il suo principale punto di forza: la schietta originalità.
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Nasreen44 | Jun 8, 2017 |
2 Stelline che potrebbero essere benissimo 3 se aNobii non ce n'avesse affibbiate solo 4 per i voti

Non lo volevo questo libro, non so perchè ma l'idea di un'ennesima triologia mi scatenava il voltastomaco. Ho seria necessità di una bel fantasy autoconlusivo. Si accettano consigli!.

A parte questo devo dire che per la prima metà del libro (fino a pagina 200 più o meno) la storia si sussegue lenta e poco coivolgente. E' come se la scrittrice intendesse darci una panoramica del palco su cui intende far muovere i suoi personaggi. Ho faticato un po' ad entrare nella storia francamente, ma forse questo è dovuto principalmente all'inesperienza della scrittrice.

La trama è interessante e le idee buone ce ne sono, spesso un po' scontate come la storia della zia di Aghata, ma sono buone.

I personaggi sono caratterizzati in maniera poco umana a mio avviso. All'inizio sono state appiccicate delle etichette a tutti i personaggi: la vamp (Alma), l'allegra (Noemi), la musona (Aghata), il chiuso e incazzato con il mondo (il fratello), angioletto (la sorellina)... E per tutta la durata del romanzo questi personaggi si sono comportati proprio come ci aspettavamo che si comportassero date le premesse iniziali.
Giusto le ultime 50 pagine hanno dato una 'svegliata' all'intero cast dei personaggi. Alma sembra più vulnerabile e, appunto, umana ad esempio.

L'unico personaggio veramente degno di nota è per l'appunto Morgan che, per la gioia dei miei occhi NON fa mai quello che ci si aspetterebbe da lui. In ultimo? Fare fuori l'assassino catturato dalla polizia. Non era dei buoni?

Ripeto nel complesso la storia mi intriga e i personaggi verso la fine perdono quell'aria di 'burattini' diventando leggemente più dinamici. Una grossa pecca? Non ci ha detto nulla!
E' una triologia, e va bene qua lo sappiamo, ma come ogni triologia che si rispetti devi dare un po' di informazioni per volta per non annoiare/snervare il lettore.
400 pagine di introduzione pura e semplice? Non sono un po' troppe?

A mio avviso questo è sempre da imputare alla scarsa esperienza dell'autrice ma, il servizio editing non dovrebbe servire a forza al romanzo? A che serve se non vengono segnalati queste macroscopici chiamiamoli errori, o comunque imperfezioni? Bah!

Cercherò di procurarmi anche il secondo, magari in prestito.

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Nasreen44 | 1 annan recension | Jun 8, 2017 |

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