Chise Ogawa

Una storia molto carina e leggera, perfetta per staccare la spina. Il protagonista con i suoi buffi tentativi di "vendicare" il suo onore ferito anni prima mi ha fatto ridere, è infatti evidente la sua cotta per il compagno di classe fin dal primo momento e tutti i suoi "malvagi" tentativi di infastidire l'amico sono così buffi da avermi fatto sorridere come una cretina per la metà del tempo. La storia non è certo approfondita e ci sono molti punti lasciati in sospeso, avrei voluto infatti un capitolo o due su Keita, per analizzare un po' la sua reazione al comportamento dell'amato e spiegarci cosa era successo di preciso alle medie dopo la famosa "confessione" e invece ci si concentra sul presente. Questo mi ha un po' infastidito insieme alla scelta di rendere il protagonista la vera cotta segreta di Keita, quando infatti l'amico del giovane fa notare al protagonista che il ragazzo è da sempre innamorato di un altro dai tempi delle medie avrei preferito scoprire che i sentimenti erano per un'altra persona, magari anche un personaggio morto da tempo o magari un professore o qualcuno di irraggiungibile mentre così... scoprire che dalle medie sbava per Taise... mah... se sommiamo il suo non ricordarsi minimamente neanche la sua faccia e avere una reazione "Ah... ma sei tu! Che bello rivederti ❤️"... doppio mah. Insomma è una lettura consigliata per lo più a chi vuole farsi qualche risata e assistere a tentativi idioti di vendetta degni di Willy il coyote! Se cercate invece psicologia, sentimenti ed emozioni complesse... avete sbagliato manga!… (mer)

Meh... Non so cosa dire se non meh. Da una parte mi è piaciuto mentre dall'altra sono rimasta abbastanza indifferente. L'idea di base sarebbe anche carina se solo avesse un minimo di senso e se la storia fosse ambientata in un mondo distopico dove in qualsiasi luogo pubblico e non si usano le carte per scegliere la gerarchia sociale. Un ambiente dove è una cosa normale e che rende quindi ancora più oppressiva e disperata la sorte dei protagonisti mentre qui si parla di....cose illegali? Per quale motivo una scuola dovrebbe permettere abusi e violenze quando esistono leggi umane create per tutelare la salute fisica e mentale delle persone? Perché nessuno ha mai denunciato questa cosa alle autorità competenti che potrebbero venire e arrestare per primi i professori che permettono certe cose? Perché nessuno ha semplicemente cambiato scuola se stufo di un simile atteggiamento o denunciato ai mass media questo gioco? Nessuno che abbia mai pensato di fare un video su YouTube intitolato "la mia scuola è una merda, salvatemi e venite in massa a protestare"? Non ci sono maledetti influencer disposti a ribellarsi al sistema? La mancanza di senso nella concretizzazione dell'idea mi ha bloccato e impedito di empatizzare con i personaggi, almeno per ora. È senza dubbio interessante capire la psicologia che ci sta dietro certi atteggiamenti soprattutto per quanto riguarda il protagonista con evidenti problemi causati dal lavoro della madre come prostituta e di Kuze che non è affatto il dolce angelo della situazione nonostante il comportamento gentile ed educato. È interessante e spero venga portato avanti soprattutto lo sviluppo dei personaggi perché diversamente la storia perderebbe ancora più di senso e significato. Per il momento... È un po' meh. Ci sono spunti interessanti, ci sono dinamiche di gruppo in linea con la logica del branco e perfettamente reali e verosimili anche nella nostra realtà, ci sono personaggi che seppur abbiano atteggiamenti e background un po' di cliché riescono a spiccare sugli altri e spero con il tempo la storia possa svilupparsi meno dal punto di vista delle violenze fini a se stesse, abusi, stupri, botte ecc permettendo uno studio più approfondito della psicologia umana e della sua ipocrisia e crudeltà in determinate situazioni. Spero che un futuro rapporto d'amore tra i personaggi sia almeno sensato e non basato su una mezza sindrome di Stoccolma con il tizio praticamente in ostaggio dell'altro e per questo sottomesso e innamoratissimo. Spero non si crei un rapporto d'amore malatissimo e disturbante e nel caso in cui si venga a creare un tale abominio spero ci siano tutti i mezzi per lanciare una critica alla dinamica senza romantizzare inutilmente abusi e violenze tra partner ma dimostrando come quell' "amore" sia sbagliato e da condannare perché nato dalla violenza e non da sentimenti genuini. Un primo capitolo insomma promosso solo a metà e che spero possa portare a qualcosa di più.… (mer)

UNA DELUSIONE!
Sono stata attirata dalla copertina, incantevole e realizzata ad arte e... dalla trama, che ai miei occhi sembrava particolare e perfetta per un manga psicologico e invece... NULLA!
Troviamo Yuzuru, un giovane da sempre trattato come un principino, che fin dalla più tenera età è stato abituato ad essere viziato e riverito da tutti che si ritrova ahimè povero in canna e decide di conseguenza di recarsi nella sua vecchia villa sperando di poter derubare il suo ex maggiordomo Iwase, il quale ha acquistato la casa dopo il fallimento e la vendita da parte dei suoi genitori. Yuzuru pensa di poter entrare, sgraffignare qualcosa e scappare ma non ha tenuto conto della follia di Iwase, un uomo legato al passato che decide di... incatenarlo e tenerlo in casa al sicuro con lui, trattandolo come quando il giovane era ricco, viziandolo, tenendolo sì in catene ma al contempo servendolo, nutrendolo e occupandosi di tutti i suoi bisogni (fisici e non)... già questo dovrebbe far scattare un po' un campanello di allarme e capire la follia in cui ci stiamo imbarcando ma... era tutto perfetto a mio avviso! Si poteva benissimo giocare con la psicologia dei personaggi, mostrarci il motivo per cui Iwase è così ossessionato con Yuzuru, perché si comporta così e spingerlo a capire che il suo modo di fare non è proprio sano e accettato dalla società. Si poteva mostrare cosa ha subito Yuzuru negli anni in cui è stato lontano dal maggiordomo, veniamo giusto a sapere che ha subito violenze da parte dell'uomo a cui era stato affidato ma non possiamo capire fino in fondo come queste violenze lo abbiano cambiato, abbiamo semplicemente un ragazzetto arrogante e un maggiordomo inquietante e basta. Il rapporto tra i due sembra quasi una sindrome di Stoccolma, con Yuzuru che alla fine non si innamora tanto di Iwase perchè sente che è l'uomo che può dargli il cuore e che lo ama ecc ma perchè vuole una famiglia, un posto sicuro, non è innamorato del compagno ma della sicurezza che sente dopo tanto tempo e Iwase... non è innamorato di Yuzuru ma del ricordo del giovane, di quel ragazzino candido che sente di dover proteggere dal mondo perchè troppo fragile per difendersi da solo... il rapporto tra i due quindi è parecchio creepy e inquietante e sembra quasi quello tra un padre e un figlio.... e poteva anche starci bene... si poteva non farlo però yaoi.... semplicemente un manga in cui i due si rincontrano e iniziano un rapporto FAMILIARE, tra padre e figlio o tra fratelli non essendoci secoli di distanza tra i due... invece... no... si è voluto a forza farli accoppiare e il risultato è solo.... creepy... non sono riuscita a empatizzare con nessuno dei due e mi è sembrato solo che l'autrice volesse rendere dolce e romantica una situazione che non lo è affatto, giustificando il rapimento, il comportamento da persona poco sana di Iwase, la scelta di Yuzuru di tornare dopo essere scappato non tanto perchè voleva stare con il compagno ma perchè è un inetto incapace di stare al mondo ecc... il tutto dando un happy ending che non ci sarebbe dovuto essere... a mio avviso si poteva fare diversamente, trattare la vicenda in altri modi...ad esempio in uno nei seguenti modi:
- Non fare uno yaoi ma solo un manga che analizzava il rapporto padre e figlio tra i due o tra fratelli
- Non fare un manga yaoi ma mostrarci un rapporto tra amici fraterni, dimostrando come la famiglia non sempre è quella che ti cresce ma è quella che scegli di avere accanto senza badare ai legami di sangue
- Fare un manga in cui veniva analizzata la figura di Iwase e fare che l'uomo capisse i suoi errori e rinunciasse a vivere nel passato
- Fare un manga in cui veniva analizzata la figura di Yuzuru con tutti i flashback del caso e con un ragazzo pronto a fuggire per riprendersi la vita in mano
- Fare un manga drammatico facendo ad esempio finire tutto con una scena in cui Yuzuru è costretto a uccidere Iwase ormai fuori controllo perché stanco della sua prigionia e follia oppure una scena in cui lo stesso Iwase dopo essersi reso conto che Yuzuru non è più il dolce ragazzino decide di ucciderlo per uccidere così anche il ricordo del giovane, per liberare se stesso dal ricordo e lì si poteva magari mostrare il futuro, in un' extra o l'uomo catturato dalla polizia e quindi curato dalla sua malattia mentale grazie all'aiuto di uno psicologo oppure l'uomo che accoglie un altro ragazzino simile a Yuzuru in casa e dimostrare come è pronto a "proteggerlo" facendoci capire che prima o poi avrebbe fatto del male anche a lui in una spirale continua di follia e morte
- Mantenere questa linea ma rendere il manga più "sano" ad esempio facendo in modo che entrambi i personaggi si allontanassero nel finale e così... ci poteva essere uno spiraglio... se non per un sequel anche solo per un'extra con i due che si rincontrano dopo anni FINALMENTE liberi dai loro demoni e intenzionati a provare a stare insieme PER DAVVERO
insomma.... già solo queste idee "semplicissime" che mi sono venute in mente solo ora... potevano salvare la vicenda e rendere il tutto più interessante e sensato e invece... tutto si conclude come era iniziato... Yuzuru prigioniero stavolta senza catene perché deciso a rimanere in gabbia pur di non affrontare il mondo da solo e Iwase a fare il cameriere senza essersi reso conto dell'uomo che Yuzuru potrebbe diventare grazie al suo aiuto.
Una storia insomma che poteva permettere uno sviluppo psicologico interessantissimo, che con la giusta caratterizzazione e anche solo un volume in più poteva dare il massimo ma... crolla diventando solo inquietante e banale... arrotondo a 3 stelline giusto per lo stile del disegno, davvero ben fatto e mi ha ricordato un po' quello di Miho Obana, l'idea di partenza e il capitolo extra che a mio avviso è l'unico che davvero si salva, in cui troviamo un accenno di normalità con uno Yuzuru determinato a diventare indipendente con un lavoro che gli piace e Iwase che lo guarda contento per la sua scelta e forse pronto finalmente a vederlo come possibile amante e non solo un bambino a cui cambiare il pannolino... unico sprizzo di normalità che però in una decina di pagine non salva l'opera... ma è solo un contentino quindi...che dire... non mi sento di consigliarlo... non è sicuramente una lettura che uccide i neuroni (come altre.... "robe") ma per me è solo una delusione. Non è psicologico, non è smutt, non è fluff, non è angst, non è introspettivo, non è thriller non è.... niente... e per me è...no!… (mer)