Timothy W. Ryback

This book was a "for a buck, why not" purchase at a used book sale. No regrets.

Timothy W. Ryback spent 8 years traveling to Dachau, home of one of the first concentration camps in Germany. Rybak's aim was to understand what it was like to live in a town with such a horrible history. Upon his first visit the author met Martin Zaidenstadt, a Dachau survivor. Martin spent his days stationed in front of the crematorium at Dachau. He stood, day after after day, telling his story and rebuking the claims of the administrator's of the Dachau site, who claimed that the gas chamber had never been used.

Ryback does tell the stories of the people who currently resided in Dachau. However, Zaidenstadt became an obsession for him. Over 200,000 names were registered as prisoners at Dachau. In trying to confirm Martin's story, the author could find no trace of him in the records. For 8 years Ryback traveled back to Dachau and other cities in Poland and Germany, searching for Martin's lost history.

This is a small book that packs a big punch. It is not for the squeamish. There are many descriptive entries of the atrocities that took place in the camp.

Recommended for those who love a well re-searched non-fiction.… (mer)

I managed to finish this one. In terms of pacing, it is a bit slow and dry at times. However, it does give a pretty good glimpse of the kinds of books Hitler collected. What I found fascinating is how the author looks at Hitler's markings and notes in order to get a sense of what Hitler may have been thinking or paying attention to at the time. The book covers a selection of items from Hitler's personal library as a way to look at his life. I certainly recommend it but plan on taking some time to read it. It is an interesting and different look at the man as opposed to the many biographies that are out there. So, in that regard, it would be a good recommendation. Also, if you just like books about the history of books, this is a pretty good choice.… (mer)

Walter Benjamin sosteneva che si può raccontare molto, di un uomo, osservando i libri che ha letto. E cosa possono svelare, i libri, della vita di chi li ha posseduti, della personalità e delle idee di chi li ha compulsati e annotati se questo appassionato lettore è Adolf Hitler? Timothy Ryback è il primo studioso a occuparsi della biblioteca privata del Führer, rinvenuta in parte nelle città di Monaco e Berlino, in parte nelle stanze del quartier generale del partito nazionalsocialista, nonché tra le ceneri del Berghof, la residenza estiva fatta costruire sulle montagne della Baviera. Furono le forze sovietiche e poi quelle americane, all'indomani della vittoria nella seconda guerra mondiale, a scavare nelle rovine e a trovare le prime tracce delle letture hitleriane: dalle numerose prime edizioni del Mein Kampf, ai libri di arte, architettura, fotografia, ai molti volumi di politica e di propaganda. Collezionista eclettico e asistematico, Hitler amava Shakespeare, era solito citare frasi tratte da Amleto o Giulio Cesare e dimostrò sempre uno spiccato interesse per le Sacre Scritture.

“Originale o plagiario, l’uomo è il romanziere di se stesso”, scrisse Ortega y Gasset. La frase l'ho scelta da tempo per caratterizzare i miei interessi nella lettura. La trovate anche in testa a questo blog. Mai come in questo caso, questa frase si adatta per chi questo libro è stato scritto. Superfluo e scontato dire che la vita stessa del Fuehrer e´ un romanzo, un giallo, un noir e quant´altro si possa dire sul personaggio. Ma qui sono in ballo le sue letture, i libri che lo hanno formato, modellato, fatto pensare e fare cio´ che ha fatto e ancora oggi si cerca di capire come e perche´ l´ha potuto fare.
Scorrendo i titoli che l´autore di questo libro gli attribuisce mi sono davvero spaventato. Non tanto per il numero dei titoli quanto per i nomi degli autori. Molti sono nella mia biblioteca, molti amici e conoscenti li avranno anche loro. Siamo persone normali, peró , almeno speriamo. Ma allora resta lecita la domanda: leggere e´ pericoloso? O almeno leggere questi libri che Hitler ha letto ci puo´ fare diventare tanti piccoli o grandi Hitler? Mamma mia che impressione mi fa! Giuro che mi vien voglia di non leggere piu`…
… (mer)