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Laddar... Stenens väktare (1982)av David Eddings
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Eeuwen geleden heb ik deze serie al meerdere keren gelezen. Aangezien ik er deze keer, na zoveel meer leeservaring, nog steeds doorheen vlieg en nog steeds geniet, vind ik het echt wel vier sterren waard. Toegegeven, er zijn schrijvers met een mooiere stijl, een beter plot en diepgaandere karakters. Maar Eddings zorgt ervoor dat ik van Garion, Polgara en Belgarion hou met heel mijn hart. En ook alle andere karakters zijn mij lief. En dat maakt deze serie tot een klassieker. Caro Eddings, cosa devo pensare mai di questo romanzo? Sono piuttosto pensierosa al riguardo, ma, visto che mi hai incuriosita abbastanza da indurmi a continuare la serie, immagino che la recensione debba essere fondamentalmente positiva. I punti forti de Il segno della profezia sono certamente i personaggi e l'umorismo. I primi sono diversi (e non solo nel numero), dato che abbiamo una compagnia che parte alla ricerca di un misterioso ladro. Abbiamo Belgarath e sua figlia Polgara, maghi plurimillenari tutt'altro che esenti da vizi e capricci. Abbiamo Silk dai mille nomi e i mille travestimenti, abile spia e bugiardo matricolato. Non c'è mercante che non tremi nel trovarselo davanti: ognuno di loro sa che con Silk si concludono solo pessimi affari (solo a proprio discapito, naturalmente). E poi abbiamo Barak, roccioso guerriero dalla barba rossa, e Hettar, capace di parlare ai cavalli. Oltre a questi personaggi navigati ed esperti di come va il mondo, poi, abbiamo Durnik e Garion. Sebbene dei due il ragazzo sia Garion, Durnik alle volte se ne esce con delle affermazioni così ingenue che fa dubitare della sua utilità alla compagnia. Ma è speciale per questo: qualcuno dovrà pur indignarsi per la mancanza di moralità di Silk, no? Se poi ci aggiungiamo che fa gli occhi dolci a quell'acidona di zia Pol... Garion è, invece, il perno dell'intera vicenda (a sua insaputa). Si ritiene solo un ragazzo e prevedo una lunga strada per lui. Data la sua età, è ancora ingenuo, ma forse sarebbe più corretto dire innocente. Ma è intelligente e impara in fretta a quale gioco si sta giocando (più o meno). Ebbene, questa allegra compagnia (come forse avrete intuito) non è di quelle che si macera nella disperazione della propria missione impossibile per salvare il mondo e far trionfare il Bene. Sì, certo, lo scopo del viaggio è questo, ma nessuno ha mai detto che si debba farlo con il muso lungo e vagonate di pessimismo. Ecco, questo è lo spirito di Eddings: salviamo il mondo, ma senza martiri. Il che comprende, oltre a una buona dose di umorismo, anche corruzione, inganno, qualche gola tagliata... Tuttavia, ho trovato la trama piuttosto manchevole. Tra i vari (e poco velati) riferimenti a Il Signore degli Anelli, non vi ho trovato elementi di originalità tali da attirare la mia attenzione. Mi sarebbe sembrato una tremenda minestra riscaldata se non fosse stato per questi personaggi che riescono a catturare l'attenzione del lettore e a portarlo fino alla fine del romanzo senza infamia (ma anche senza lode). Update: *sniffs* my son has now read the series and loved it. I have so many feelings. _________ This will be the same review for all the books in ‘The Belgariad’ and ‘The Mallorean’. These books changed me. I started reading them as an 11 year old who was kind of floating around in this thing called life. I had friends at school, but no meaningful connections. This I didn’t understand until I was older. By reading these books I was drawn into an incredible world filled with characters that I knew and loved, and in some cases wanted to be (come on people, I can’t be the only kid that put a streak of white paint in their hair). The story is Garion’s ‘hero’s journey’ but I felt that the adventure belonged to me too. It was my ‘Neverending story’ if you will and it gave me the confidence to be more present in my own life. I own all the copies of both series set in this marvellous world and most of the extras too. They are a pretty tired looking collection of books because I bought them as a university student from second book shops all over Christchurch and Auckland. I love that they have been released again relatively recently with a fresh new look so that they can appeal to the younger generation. I thoroughly recommend these books for lovers of high fantasy, action, and relatable characters. It is the quintessential hero’s journey. Belgarath el Hechicero atravesó la tenebrosa Ciudad de la Noche bajo la forma de un gran lobo, y guió a Cherek y a sus hijos hacia la torre de hierro de Torak, el dios Maldito. Una vez allí, Belgarath se transformó de nuevo en hombre y condujo a todos hasta los oxidados peldaños de una escalera por la que ningún hombre había subido desde hacía dos mil años. Llegaron a la cámara donde Torak, el dios mutilado, permanecía adormecido y atormentado por el dolor, con su rostro horriblemente marcado y oculto tras una máscara de hierro, porque al principio de la existencia había querido dominar todo el mundo y para ello se apoderó del Orbe creado por Aldur. Pasaron ante el dios y llegaron a la estancia donde el Orbe se hallaba oculto y protegido dentro de una urna también de hierro. Cherek urgió a Belgarath a tomar el Orbe, pero el Hechicero se negó. "Yo no puedo tocarlo. Si cualquier hombre con el más leve asomo de maldad en su interior trata de hacerlo, el Orbe lo destruirá de la misma manera que quemó a Torak. Sólo un ser de corazón puro podrá cogerlo para protegernos a todos del dios Maldito". Ingår i serienIngår i förlagsserienBastei Lübbe Taschenbuch (20189) Fantacollana [Nord] (67) Narrativa [Nord] (11) Pocket (5357) PriserUppmärksammade listor
Garion the farm boy did not believe in magic dooms, but then he did not know that soon he would be on a quest of unparalleled magic and danger when the dread evil God Torak was reawakened. Inga biblioteksbeskrivningar kunde hittas.
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![]() GenrerMelvil Decimal System (DDC)813.54Literature English (North America) American fiction 20th Century 1945-1999Klassifikation enligt LCBetygMedelbetyg:![]()
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I punti forti de Il segno della profezia sono certamente i personaggi e l'umorismo. I primi sono diversi (e non solo nel numero), dato che abbiamo una compagnia che parte alla ricerca di un misterioso ladro. Abbiamo Belgarath e sua figlia Polgara, maghi plurimillenari tutt'altro che esenti da vizi e capricci. Abbiamo Silk dai mille nomi e i mille travestimenti, abile spia e bugiardo matricolato. Non c'è mercante che non tremi nel trovarselo davanti: ognuno di loro sa che con Silk si concludono solo pessimi affari (solo a proprio discapito, naturalmente). E poi abbiamo Barak, roccioso guerriero dalla barba rossa, e Hettar, capace di parlare ai cavalli.
Oltre a questi personaggi navigati ed esperti di come va il mondo, poi, abbiamo Durnik e Garion. Sebbene dei due il ragazzo sia Garion, Durnik alle volte se ne esce con delle affermazioni così ingenue che fa dubitare della sua utilità alla compagnia. Ma è speciale per questo: qualcuno dovrà pur indignarsi per la mancanza di moralità di Silk, no? Se poi ci aggiungiamo che fa gli occhi dolci a quell'acidona di zia Pol...
Garion è, invece, il perno dell'intera vicenda (a sua insaputa). Si ritiene solo un ragazzo e prevedo una lunga strada per lui. Data la sua età, è ancora ingenuo, ma forse sarebbe più corretto dire innocente. Ma è intelligente e impara in fretta a quale gioco si sta giocando (più o meno).
Ebbene, questa allegra compagnia (come forse avrete intuito) non è di quelle che si macera nella disperazione della propria missione impossibile per salvare il mondo e far trionfare il Bene. Sì, certo, lo scopo del viaggio è questo, ma nessuno ha mai detto che si debba farlo con il muso lungo e vagonate di pessimismo. Ecco, questo è lo spirito di Eddings: salviamo il mondo, ma senza martiri. Il che comprende, oltre a una buona dose di umorismo, anche corruzione, inganno, qualche gola tagliata...
Tuttavia, ho trovato la trama piuttosto manchevole. Tra i vari (e poco velati) riferimenti a Il Signore degli Anelli, non vi ho trovato elementi di originalità tali da attirare la mia attenzione. Mi sarebbe sembrato una tremenda minestra riscaldata se non fosse stato per questi personaggi che riescono a catturare l'attenzione del lettore e a portarlo fino alla fine del romanzo senza infamia (ma anche senza lode). (