¡Mira los arlequines! es la última novela que Nabokov (1899-1977) publicó. Escrita a la manera de una confesión o autobiografia, el personaje central nos cuenta la historia de sus matrimonios, viajes y distintas estancias por diversos lugares de Europa y Estados Unidos, para finalmente confesarnos las repetidas y contínuas muertes de sus varias esposas. Autobiografía deliciosamente misógina y al mismo tiempo reelaboración del mito de Barba Azul, se erige como el epílogo a una obra insuperable y genial en cada una de sus partes.

63. Look at the Harlequins! by Vladimir Nabokov
published: 1974
format: 253-page paperback
acquired: December 12
read: Dec 15-21
time reading: 10:08, 2.4 mpp
rating: 3
locations: Cambridge England. the French Riviera (or Cote de Azure), Paris, sort of Massachusetts etc.
about the author: 1899 – 1977. Russia born, educated at Trinity College in Cambridge, 1922. Lived in Berlin (1922-1937), Paris, the US (1941-1961) and Montreux, Switzerland (1961-1977).

This was a tough read. It seemed clear until I realized I was getting lost. (I stopped at page 30 and re-read from page 1...and it didn't help). Most of it is a narrator talking crazy, which gets tiresome. There is complexity and it calms down in the last 100 pages. But, i was happy to be done.

One of the interesting things about this novel is how Nabokov writes about himself in variations of apparent integrity and apparent opposition. The narrator here has a number of parallels with the real VN, including a set of parallel novels in Russian and English. He's also crazy and in other ways directly counter to Nabokov. But, not entirely crazy. The counter-real-VN stuff is also revealing about the author...and interesting if you are trying to understand him....but not if you're not.

This was his 17th and last novel. He was working on another when his health very suddenly declined. I have now read all of his novels, plus a novella, a kind of autobiography ([Speak, Memory]), a small biography and a longer one of his wife - and that may be my favorite of all this. Anyway, closing this chapter.

2021
https://www.librarything.com/topic/333774#7689534 ( )

I hesitate to write a review after reading it only once. It's astonishing how so funny a book can have so heartbreaking an end. Unimaginably intricate--there's a great website that connects some of the puzzles. An amazing novel that I will surely reread soon. ( )

Another novel by Nabokov which is far from his best. I could not really get into the story and I thought the entire plotline was a little diluted in form and substance. The characters were not very appealing and Nabokov's attempts at making the novel palatable were, to me, not effective.

A disappointing read: 1.5 star. ( )

Il genere letterario è quello dell’’autofiction’. Insieme all’immaginario c’è però molto di realmente autobiografico che non sfugge nemmeno a chi non è profondo conoscitore della produzione nabokoviana. ll narratore si compiace di descriversi come un nevrotico senza rimedio e uno snob - intellettualmente snob – ‘beyond redemption’. Simpatico proprio non si può dire, ma affascinante e geniale certamente sì, come spesso i veri nevrotici. La prima parte, ambientata nella Costa Azzurra, è, per i miei gusti, eccessivamente stravagante. Non si capisce se si ha a che fare con una gabbia di matti (il narratore e i suoi amici) o con persone che cercano di essere originali a tutti i costi. Mi ha messo a dura prova. Sono stata molto tentata di abbandonare le lettura, ma avrei fatto male perché poi la sezione dedicata a Parigi e soprattutto quella ambientata negli Stati Uniti sono risultate molto più interessanti. Complice la scrittura flamboyant e un lungo viaggio in aereo, durante il quale non avevo altro da leggere, sono dunque andata avanti . Nel complesso non è un libro riuscito. La qualità della scrittura e l’acutezza di molte osservazioni sono fuori dal comune, ma ci sono tropi alti e bassi, troppe sezioni realisticamente credibili affiancate ad altre che definire stralunate è poco. Dopo questo secondo incontro con Nabokov devo dire che trovo questo autore attraente e respingente al tempo stesso. Intendo continuare a leggerlo per cercare di capire quale delle due sensazioni sia destinata a prevalere. Al tempo stesso intendo proseguire con la lettura della monumentale biografia (questa sì una vera biografia) di Véra, la moglie di Nabokov, chiaramente donna straordinaria anche solo per essere riuscita a sopportare un marito di tale fatta. Va bene il genio, però… ( )