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Laddar... Così giocano le bestie giovani20 | Ingen/inga | 1,091,121 |
(2.8) | Ingen/inga | Un orrore che riemerge dal passato. Una strage di cui il commissario Arcadipane cerca invano il motivo, finch©♭ non fa i conti con una verit© che gi© avrebbe dovuto conoscere: ℗±Cos©Ơ giocano le bestie giovani, prima di scoprire che i loro artigli non sono fatti per giocare℗ . Forse dipende dalla struttura fisica solida, resistente, eredit© di miseria e fatica, ma per Arcadipane mollare ©· fuori questione. Perci©ø, quando in un cantiere alla periferia di Torino vengono alla luce le ossa di dodici corpi - uomini e donne uccisi con un colpo alla nuca - e una squadra specializzata in crimini della Seconda guerra mondiale lo taglia fuori dal caso, lui non ci pensa nemmeno a farsi da parte. E dire che di fastidi ne avrebbe a sufficienza. Ma c'©· un bottone di jeans trovato vicino ai cadaveri che proprio non gli d© pace. Comincia da questo indizio la sua indagine parallela, nella quale coinvolge Isa, una giovane agente dal carattere impossibile, e Corso Bramard, suo vecchio capo e maestro. Con loro porter© alla luce una trama eversiva maturata nel buio degli anni Settanta. Un tentativo di cambiare la storia politica del Paese che qualcuno vuole insabbiare per la seconda volta.… (mer) |
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Information från den italienska sidan med allmänna fakta. Redigera om du vill anpassa till ditt språk. Non bisogna farsi illusioni: il sacco della spazzatura non va da solo al cassonetto o, come diceva Bramard, la verità non si trova in natura, è un lavorato. Roman riflette per qualche secondo. Roba di carpenteria pesante: leve, presse, contrappesi, pulegge. Arcadipane … guarda le ossa lunghe delle braccia e delle gambe disposte dagli operai insieme a bacino, colonna e cranio a dare l'idea della figura. Di fianco un mucchietto di ossicini che non hanno saputo collocare. «Quelle sono come Andorra e il Liechtenstein, – annuisce Sarace, – se non ti occupi di banche non sai mai dove stanno». «Non faccia il pignolo, se fossi un'indovina le costerebbe molto di più. Lei ha quarantanove anni e ha sempre maneggiato la vita senza trovarci molto da dire. Quelli che lo fanno anzi le danno pena, come quelli che corrono in chiesa o si permettono lunghe telefonate agli amici per confidarsi. Tutta gente che non ha capito l'unica cosa che c'è da capire: la vita è quello che si vede, al massimo quello che si fa. Nient'altro». Il segreto è non pensarci e tenersi le congetture per quando servono. Cioè assai di rado. Ecco cos'è invecchiare: non avere più tempo per diventare bravo a fare niente. Ani chiude il libro e srotola con calma gambe e piedi giù dalla poltrona. Il corpo sembra un tubetto di dentifricio, ma è evidente che lì dentro si aggira qualcosa di molto potente, solo per il momento sotto controllo. «No», disse l'uomo, che aveva un principio di balbuzie e una fine di calvizie. La casa con i suoi muri anneriti e le finestre spalancate appariva come l'esuvia di un insetto a immagine e somiglianza della vita che ha contenuto. Un involucro, un promemoria attorno a cui l'esistenza continuava a scorrere sotto forma di bambini in grembiule di ritorno da scuola, coppie, vecchi, commerci, auto, affari e litigi. Dal retro uscì un uomo che aveva passato i cinquanta, alto e bello per via dei capelli, del fisico e del cattivo carattere dal quale, come una stalagmite, da cinquant'anni era evidente che sgocciolava la sua intelligenza. Il viso conferma poi a Corso qualcosa che sa da sempre: le cose dei poveri diventano vecchie, quelle dei ricchi invecchiano. | |
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Avslutande ord |
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Särskiljningsnotis |
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Förlagets redaktörer |
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På omslaget citeras |
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Ursprungsspråk |
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Kanonisk DDC/MDS |
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Kanonisk LCC |
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