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Laddar... Abarat (2003)av Clive Barker
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Det finns inga diskussioner på LibraryThing om den här boken. One of my favorite series by Cliver Barker. You definately have to read the version with the illustrations, as they add to the overall effect of the book. I've read it several times and get a different thing from it each time. Barker creates a wonderful world that you fall into along with Candy Quackenbush. Kind of an existential journey… perhaps even Christian Favorite Quote: “But coming here, entering this strange New World, was like being born again.” This book started really strong. In fact, I originally recorded ⭐⭐⭐⭐ in my reading journal. However, the arc of the story dropped my review down to ⭐⭐⭐. I started this for a reading challenge because I needed something that took place in my hometown/state OR something nautical. I’m going with the nautical element for this one, because it’s one of the most creative nautical books I’ve read. The writing in the beginning of this book hooked me hard, but that alone didn’t keep my interest. No cliffhanger, but I’m wondering if there is a better story arc across all the novels. Recensione sul blog: http://thereadingpal.blogspot.it/2018/01/recensione-158-abarat.html “Darkness always had its part to play. Without it, how would we know when we walked in the light? It’s only when its ambitions become too grandiose that it must be opposed, disciplined, sometimes—if necessary—brought down for a time. Then it will rise again, as it must.” È difficile trovare le parole per descrivere questo libro. Sicuramente mi è piaciuto, Barker ha creato un universo estremamente fantasioso e particolareggiato. La storia ha luogo nell'Abarat, un arcipelago formato da ventiquattro isole, ognuna ferma ad un'ora del giorno o della notte, più una quinta isola che pochi hanno visitato, e da cui ancor meno sono tornati indietro. Ogni isola ha abitanti dversi e caratteristiche peculiari, e la nostra immaginazione è aiutata dai dipinti che l'autore stesso ha creato e messo nel libro e che ci mostrano luoghi e personaggi. Candy, la protagonista, esplora alcune delle isole e fa conoscenza dei loro abitanti. Alla fine del libro troviamo anche un piccolo estratto di un Almanacco presente nella storia, che ci parla di ognuna delle isole e che io ho trovato estremamente interessante. Ad ogni pagina c'era qualcosa di nuovo e interessante, ed è stata un'esperienza viaggiare nell'Abarat. Solo che, per quanto riguarda la trama, non è che ci siamo molto da dire... Candy vive in una cittadina estremamente noiosa, e si trova fuori luogo. Vagando, si ritrova in un posto che non aveva mai visto prima e fa un incontro che la porterà nell'Abarat, e che le darà un oggetto che pare estremamente importante. E poi non so cosa sia successo. Il libro diventa un immenso infodump. Candy si ritrova nell'Abarat, e viaggia attraverso le isole. Lo schema va un po' così: c'è un cattivo, lei scappa, un altro cattivo, scappa, un'altro cattivo, scappa. E intanto si fa un viaggetto per le isole, ce le fa vedere, e incontra gente. Pare sempre che Candy sia importante, che ci sia qualcosa sotto, che ci sia un motivo per cui Candy è arrivata nell'Abarat, ma fino alla fine del libro non sappiamo cosa sia. Solo verso le ultime pagine intravediamo qualcosa che, forse, se l'autore non ci piglia per i fondelli, accadrà. Una cosa che invece mi è piaciuta moltissimo sono i personaggi. Già in questo primo volume mi sono affezzionata ad alcuni di loro. I "cattivi", a parte il loro aspetto peculiare (alcuni sono davvero brutti, mamma mia), non mi hanno colpito granché. Tutti mostrano ambizione e sete di potere. Il Criss Cross Man, Wolfswinkel, ed anche Rojo Pixler. Solo uno mi è parso interessante: Christoper Carrion, che mi è parso un uomo estramemente triste e solo, e con qualcosa di più in mente. Sicuramente crudele, ma è uno dei miei personaggi preferiti nel libro. Per quanto riguarda i "buoni", invece, Candy è sicuramente una ragazza intelligente e avventurosa, ma non mi ha colpito granché. Le tre donne a inizio libro (che poi compariranno di nuovo) mi paiono molto più nelle mie corde. Ma il mio personaggio preferito in assoluto è il piccolo Malingo. Se gli succederà qualcosa farò una strage. Ha già passato abbastanza. La lettura è stata lenta anche perché, oltre al fatto che la storia in realtà è, come ho detto, un unfodump enorme come Abarat stesso, lo stile è un po' pesante. Facevo fatica ad andare avanti. Sono sicura che nei prossimi libri migliorerà come succede di solito. Ma, nel frattempo, questo libro è stato quasi doloroso da leggere. Insomma, Barker ha una fantasia immensa, e lo vediamo sia da come Abarat è, sia dai dipinti che ha allegato alla storia. I personaggi principali sono interessanti, e quelli in background hanno le loro particolarità Ma la mancanza di una vera e propria trama visibile e lo stile un po' pesante non mi hanno fatto piacere questo libro quanto mi aspettavo! inga recensioner | lägg till en recension
Ingår i serienBooks of Abarat (1) Ingår i förlagsserienCompanhia das Letras (2003) Heyne Allgemeine Reihe (53225) PriserPrestigefyllda urvalUppmärksammade listor
Candy är rejält på kant med sin lärare och en dag blir det bara för mycket. Hon går därifrån. Och konstigt nog går hon ut ur staden. Till ett ställe hon aldrig varit på. En märklig varelse dyker upp och ber om hennes hjälp. Plötsligt dras hon in i en parallell värld (?) där livet ser helt annorlunda ut. Livet blir farligt men också spännande och hon häpnar över allt hon ser. Boken är full med teckningar på varelserna och landet. [Barnbokskatalogen] Inga biblioteksbeskrivningar kunde hittas. |
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![]() GenrerMelvil Decimal System (DDC)813Literature English (North America) American fictionKlassifikation enligt LCBetygMedelbetyg:![]()
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Merito di ciò è sicuramente anche delle illustrazioni dell'autore che impreziosiscono il romanzo: così possiamo seguire a fianco a fianco Candy in tutte le sue avventure e meravigliarci con lei davanti alle stravaganti (a dir poco) creature che popolano Abarat. L'immaginazione non fa certo difetto al signor Barker, che ha inserito nel suo libro creature che saltellano a pelo d'acqua, glifi (cioè macchine volanti fatte di luce e magia) e ladri matricolati a otto teste.
Il mondo stesso che queste creature abitano – Abarat, appunto – è favoloso: ventiquattro isole, una per ogni ora del giorno, alle quali si aggiunge la misteriosa Venticinquesima Ora, dove spazio e tempo si confondono. Essendo le Ore così territorialmente divise in isole, Notte e Giorno assumono l'importanza di Male e Bene, in eterna lotta ed equilibrio tra di loro. O almeno lo sono stati finché non si è intromesso un terzo elemento... Cosa accade se quel Male non è più così Male? E se il Bene non riesce a trovare il Male “giusto” da combattere?
Una favola horror per ragazzi che si fa leggere volentieri anche dai grandi; una favola piena di commistioni tra razze; una favola dove anche Bene e Male si confondono, dove i sorrisi celano malvagi e aspetti grotteschi rivelano gentilezza. Un romanzo pieno di magia, mistero e fascino; un mondo indimenticabile. (