Klicka på en bild för att gå till Google Book Search.
Laddar... The Devil in the Hills (1948)av Cesare Pavese
Italian Literature (253) Laddar...
Gå med i LibraryThing för att få reda på om du skulle tycka om den här boken. Det finns inga diskussioner på LibraryThing om den här boken. Although I found little interest in the story itself I liked very much how the author succeeds in giving us insight into the characters and their relationships through their words and actions instead of description and exposition. ( ) One of Pavese's more sensuous novels, about young men, studying but for the rest kind of lost in life, aware of so many things and yet not much at all. Friendship, love, sexuality, jealousy are the classic Pavese themes but now even more on "how to live". Be honest or be brave, be loyal or in for anything, be true to nature or give preference to pure hedonism .... There are no answers in the end, just confusion. The way Pavese depicts the land, the earth, the farming, via the main character, seem like to give away his personal preference but he also falls for the power of seduction in the end and of course loses his morality, or just not that .... Read it, it's 65 years old but still burning. Ritorno a Pavese dopo tanti anni e trovo che sono ancora vivi e giustificati i ricordi adolescenziali (o giù di lì) di stordenti estati piene degli umori della natura, di amicizie profonde come solo quelle giovanili sanno essere, di una scrittura classica eppure (un po') a sorpresa coinvolgente. Tre amici universitari trascorrono i mesi estivi a Torino sentendosi vivi soprattutto durante le scorribande notturne piene di chiacchiere e multiformi, per quanto lontane, tentazioni. la svolta improvvisa giunge quando, durate un'escursione - sempre di notte - sulle colline attorno alla città, incontrano Poli, un riccastro pieno di cocaina che è conosciuto alla lontana da uno di loro, Oreste, originario delle Langhe Il giovanotto è il rampollo debosciato di una famiglia abbiente e li trascina in una confusa giostra tra night e paesini appisolati in compagnia della sua matura amante. Quando il rapporto tra i due vira in tragedia, per i ragazzi pare tornare tutto alla normalità, incluso il programmato trasferimento in campagna da Oreste. Qui però, dopo una sorta di idillio agreste, le loro strade reincrociano quelle di Poli e della di lui moglie Gabriella: la convivenza nella villa di questi ultimi, tra nuove prospettive e vizi diffusi, segna la vita dei giovani, forse cambiandone la vita per sempre (almeno per uno di loro). E' evidente come il libro sia a tesi - la corruzione dei ricchi cittadini a confronto con una certa qual purezza della vita contadina - ma la capacità dello scrittore di descrivere in profondità le situazioni e gli stati d'animo consente di superare il problema (se è un problema) con facilità: solo nel finale, con la stereotipata rappresentazione degli amici di Poli, la forzatura iniza a farsi stridente. Tutto quello che vien prima invece affascina, seppur nella sua quotidiana semplicità: i giorni e le notti di Torino, inclusa la titubante escursione sul Po del narratore in compagnia di una ragazza, e l'inserimento nella realtà della famiglia di Oreste, con il padre in rapporto quasi simbiotico con la vigna, la madre in casa che si occupa di tutto quanto, la zia bigotta e la testarda coppia di cugini che vivono un po' selvatici sull'altro versante, ma fanno il vino buono. Tra un bicchiere e l'altro - la sobrietà non è la prima preoccupazione per nessuno - l'estate avvolge i tre protagonisti con la sua luce che acceca e le sensazioni lussureggianti che colpiscono gli altri sensi, nascondendo sotto la scorza della prorompente vitalità il disfacimento che aumenta conil passare dei giorni, giustificando almeno in parte i paragoni mortuari di Pieretto. Bene: tutto questo po' po' di roba - e di fuggita possiamo aggiungere le suggestioni alla Fitzgerald che scaturiscono dalla figura di Poli, assai probabili nell'americanista Pavese - è contenuto in poco più di centocinquanta pagine: a testimonianza della capacità dello scrittore di rendere un'immagine con poche, intense pennellate che vanno a creare un ritmo lento eppure implacabile nell'afferrare il lettore che sappia farsi coinvolgere. Logo no início, Oreste pergunta ao narrador e a Pieretto o que eles fizeram de noite e o narrador pensa que tinham ouvido a conversa de um bêbado, olhado os coladores de cartazes, dado uma volta pelo mercado e visto passarem as ovelhas. Já Pieretto diz que tinham conhecido uma mulher, explica como se deve passar na frente da sacada de uma mulher, a noite toda, para que ela acorde e sinta no sangue... Pavese escreve desse modo, que parece simples mas é absurdamente lírico. Eu o adoro. inga recensioner | lägg till en recension
Ingår iThe Political Prisoner / The Beautiful Summer av Cesare Pavese (indirekt) Tutti i romanzi av Cesare Pavese (indirekt)
Set amongst the hills, vineyards, and villages of Piedmont, this tale centers on three young men as they spend what is seemingly their last free summer talking, drinking, and enjoying life. Fascinated with their wealthy acquaintance, Poli, they soon find themselves embedded in his world --his cocaine addiction, his blasphemy, and his corrupt circle of friends. Inga biblioteksbeskrivningar kunde hittas. |
Pågående diskussionerIngen/ingaPopulära omslag
Google Books — Laddar... GenrerMelvil Decimal System (DDC)853.912Literature Italian Italian fiction 1900- 20th Century 1900-1945Klassifikation enligt LCBetygMedelbetyg:
Är det här du? |