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Laddar... La Ragazza Del Secolo Scorso (Italian Edition) (utgåvan 2005)av Rossana Rossanda
VerksinformationThe Comrade from Milan av Rossana Rossanda (Author)
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In this much-lauded memoir, acclaimed for its blend of literary elegance and political passion, Rossana Rossanda, a legendary figure on the Italian left, reflects on a life of radical commitment. Active as a communist militant in the Italian Resistance against fascism during World War Two, Rossanda rose rapidly in its aftermath, becoming editor of the Communist Party weekly paper and a member of parliament. Initially a party loyalist, she was critical of the party's conservatism in the face of new radical movements and moved into opposition during the late 1960s. The breach widened after she and others publicly opposed the Soviet invasion of Czechoslovakia, and were expelled in 1969. She went on to help found the influential paper il manifesto, which remains the most critical daily in Berlusconi's Italy. Her unique experience enables her to reconstruct that period with flair and authority. She paints a revealing picture of fascism, communism, post-war reconstruction and the revolts that shook Europe in the 1960s. In The Comrade from Milan, one of the most influential intellectuals of the European Left relives the storms of the twentieth century. Both cool-headed and precise, Rossanda provides a rare insight into what it once meant to be politically engaged. Inga biblioteksbeskrivningar kunde hittas. |
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Google Books — Laddar... GenrerMelvil Decimal System (DDC)324.245075Social sciences Political Science The political process Political parties Europe Italic PeninsulaKlassifikation enligt LCBetygMedelbetyg:
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Rossana Rossanda, che all’epoca era una ragazza molto giovane, è una signora appena appena cresciuta, non solo anagraficamente. E racconta con semplicità, humor e benedetta sprezzatura la scelta normale di farsi antifascista, anzi comunista e resistente a causa di “una intolleranza per l’eterodirezione delle esistenze che non ho mai dismesso. Non è una teoria, è una parte di me. Come sopportare che i più tra coloro che nascono non abbiano neanche la possibilità di pensare a chi sono, che faranno di sé, l’avventura umana bruciata in partenza?”
Rossanda racconta ancora, da protagonista, la vicenda politica del dopoguerra, le relazioni tutt’altro che idilliache tra intellettuali e PCI. Ci dice quello che furono per i comunisti italiani i rapporti con Mosca, i fatti d’Ungheria, la Cecoslovacchia. Ci racconta il maggio francese, il ’68 italiano: dall’angolo visuale di chi non condivise le scelte della sinistra tradizionale, anzi si batté senza successo perché da quegli eventi apprendesse una diversa lettura del reale e del proprio progetto politico.
La narrazione si chiude con la nascita del “Manifesto” e la radiazione dal PCI.
Agli anni più recenti, e alla fine veloce di quel partito dedica poche righe trancianti: “…non che immaginassi quanto sarebbe stato facile demolire venti anni dopo quel corpo elefantiaco, sarebbe bastata una pensata di Achille Occhetto”.
A chi si consiglia la lettura: a chi abbia voglia di documentarsi, di ascoltare una vicenda insieme personale e politica di anni molto recenti, ma già avvolti nelle nebbie di un secolo di storia.
A chi si sconsiglia: a chi sia troppo di parte per accettare anche una conversazione molto personale e pacata, ma tuttavia a sua volta schierata. Dalla “parte del torto”, naturalmente.