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Laddar... La cultura degli italianiav Tullio De Mauro
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Gå med i LibraryThing för att få reda på om du skulle tycka om den här boken. Det finns inga diskussioner på LibraryThing om den här boken. Nuova edizione, con un capitolo di aggiornamento, dell'opera pubblicata da De Mauro nel 2004, delinea con assoluta chiarezza i confini e le motivazione storiche dell'indifferenza della classe politica italiana nei confronti della scuola, dei bassi livelli di alfabetizzazione generale, dell'analfabetismo tradizionale e funzionale e del carattere approssimativo della stampa del paese. Da leggere assolutamente anche per svegliarsi dal sogno di una sinistra colta e attenta che, alla prova dei fatti, non si dimostra tale. Seconda edizione di una lunghissima intervista a De Mauro sullo stato della cultura in Italia. Notevole pessimismo basato su osservazioni e fatti concreti (comprese le misure OCSE, PISA et similia). Con un capitolo in più a commento dei cinque anni trascorsi fra la prima edizione e la seconda che conferma anzi rincara la dose (ultime sette righe): "Giorgio Napolitano tempo fa ha detto di avere fiducia negli spiriti vitali degli italiani. Vorrei dargli ragione, a patto che tra gli spiriti vitali ci siano anche l'intelligenza per capire l'inadeguatezza cronica dei gruppi dirigenti e la capacità di selezionare ed esprimere una classe dirigente all'altezza dei nostri problemi". inga recensioner | lägg till en recension
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Google Books — Laddar... GenrerMelvil Decimal System (DDC)370.945Social sciences Education Education History, geographic treatment, biography Europe Italic PeninsulaKlassifikation enligt LCBetygMedelbetyg:
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Nonostante alcuni Don Chisciotte che tentano, invano, di riformare il sistema scolastico e farlo somigliare a quello dei paesi dove le cose in questo senso vanno meglio e di riproporre la spinosa questione dell'apprendimento in età adulta.
Questo libro ti mette di fronte a cose che si ripercuotono sulla vita civile di tutti.
Quando dice che, secondo varie ricerche, l’incompetenza matematica e scientifica è un carattere nazionale accertato, che soltanto il 20,2% possiede le competenze minime di lettura, scrittura e calcolo indispensabili a muoversi in una società complessa o che il 74%, che pur avendo conquistato elevati titoli di studio, ha difficoltà grandi a capire o scrivere un semplice testo o ci riesce assai male, tutti dati riscontrabili in studi e ricerche diversi tra loro dove viene fuori sempre una percentuale di circa il 70% di popolazione incapace di capire quello che dicono i giornali (a prescindere dalla capacità di esporlo degli stessi) o di leggere un resoconto bancario, viene spontaneo collegare questo analfabetismo funzionale ai problemi che stiamo vivendo nella copertura vaccinale, alla facilità con la quale si crede alle panzane pubblicate e diffuse sui social network, al fiorire di individui che guadagnano su queste panzane, sfruttando quindi l’ignoranza dei creduloni o di quella enorme massa di persone che non avendo gli strumenti necessari per comprendere un testo scritto diffonde notizie, dopo averne letto solo il titolo, che portano a linciaggi mediatici, campagne di protesta contro pratiche scientifiche e tanto altro.
Non aiuta la faciloneria con la quale la stampa scrive gli articoli. Dove per un fatto di cronaca si possono avere anche una decina di storie diverse. Verifica dei fatti, questa sconosciuta.
Una catastrofe. ( )